Un libro duro, asciutto nella scrittura, in alcuni punti forse eccessivamente ruvido. Per una buona metà della storia, che è tale relativamente, sono stato fortemente tentato di accantonarlo. La vicenda non mi prendeva perché mi sembrava tirata in modo esasperato e poggiata su una base tutto sommato banale. Ma ad un certo punto il libro è decollato, la scrittura si è distesa, cruda e diretta, e la storia si è finalmente annodata sviluppandosi con coerenza.Non sono un appassionato delle storie di Margaret Mazzantini, anche se è una grande scrittrice ma talvolta risente del bisogno di sviluppare storie ruvide, eccessivamente reali e che spezzano ogni possibile sogno di vivere in un mondo migliore. Si arriva alla conclusione con un sapore amaro, troppo amaro e ci si sente schiacciati al muro con le lacrime che scorrono senza speranza.