E arriva quel giorno in cui ti fermi, tiri una linea, ti guardi intorno e ti rendi conto che non c’è nessuno.
Abbassi la testa, la scuoti e pensi. E quel che pensi non ti piace nemmeno un po’.
Rialzi la testa, raddrizzi la schiena, prendi la linea, la pieghi bene e la infili in tasca.
Guardi verso l’orizzonte e riprendi il cammino.
Sbandi un attimo ma vai avanti.
La lacrima sottile è caduta per terra, non la guardi.
È una parte di te che lasci lì, alle tue spalle.
Il taglio da cui è uscita resta lì, dentro di te.