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Archivi del mese: Ottobre 2011
Un autografo.
Ti ricordi quando mi portasti nella sede della tua cooperativa in via Grazia Balsamo e mi facesti vedere il vostro Macintosh SE? Ti ricordi quando mi spiegasti, con quel tuo sorriso ironico e sfrontato, il linguaggio rivoluzionario di Hypercard 1.2? … Continua a leggere
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Il volo nel silenzio
E’ buio nella casa. L’aria nella stanza è intrisa di umidità. Nel letto l’uomo si accovaccia in posizione fetale perché ha freddo ai piedi. Le lenzuola sono gelide e lui non ha voglia di prendere una coperta. Non si ricorda … Continua a leggere
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Quattro vite spezzate
“Come può un paese in cui si vendono centinaia di migliaia di auto di lusso l’anno, in cui ci sono più negozi di moda che lampioni stradali, e milioni di famiglie hanno almeno due cellulari pro capite, permettere a sé … Continua a leggere
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Il tè verde e il foglio bianco
Il foglio su monitor è bianco. Lo osservo da minuti. Ho la testa inondata di cose che vorrei scrivere ma sono bloccato. Ho paura di sbagliare le parole. Sento che è importante non sbagliarne nessuna. Chiudo il MacBook. Ho bisogno … Continua a leggere
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Trilogia della città di K.
Ho letto l’ultima riga. Ho chiuso il libro e ho guardato la foto della copertina: un’ombra dietro una finestra illuminata di un palazzo asburgico. Le lacrime mi uscivano da sole, incontrollabili, sorprendenti. E’ la prima volta che mi capitava di … Continua a leggere
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Il piano inclinato
Il piano inclinato è capire, nell’esatto momento in cui si è arrivati sulla cima di qualcosa la cui sostanza è soggettiva, che non si può più salire. Sei arrivato sulla vetta. Ora puoi solo scendere. Immagini che sia più facile, … Continua a leggere
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