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Archivi del mese: Novembre 2011
La terza porta
Lasciò tutto. Infilò solo qualche ricambio in uno zaino, un coltellino per legno, una scatola di fiammiferi e una torcia con qualche pila di ricambio. Aggiunse qualche confezione di sapone, una lametta, anche se non aveva voglia di tagliarsi mai … Continua a leggere
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La seconda porta
Il sole è scomparso dietro l’ultimo albero, lì in fondo all’orizzonte ritagliato fra i palazzi bassi della città. Si intravede l’ultimo raggio in uno strappo di cielo alle nuvole nere, che si affrettano da nord. L’arancione saluta il grigio piombo … Continua a leggere
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La prima porta
La luce è soffusa. La lampada sul comodino, dal mio lato del letto, è accesa. Il cubo di vetro è dipinto di foglie gialle e arancioni ed è infilato in una spirale di bronzo rossastro che le fa da base. … Continua a leggere
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Tre porte. L’antefatto.
Tre Porte. Tre porte di legno spesso, lucide e di colore marrone chiaro. Tre porte in tre città diverse. Tre porte che quando si aprono raccontano storie. Storie inventate o storie vere non si sa. Restano tre porte che quando … Continua a leggere
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Le Sirene
La sala è immersa nel buio. Sul palco una grande lampada ad olio è posta dietro il pianoforte e illumina tremolante il profilo nero del musicista. E’ seduto dietro la tastiera del piano. All’improvviso un faro giallo lo illumina. Ha … Continua a leggere
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Le domande senza risposta
Era un uomo tutto di un pezzo. Non molto alto, magro come un albero secco appassito dalla sete. Era rigido, perennemente arrabbiato, convinto di essere nel giusto ma sicuro di non esserlo. Era un uomo divorato dai dubbi, dai sensi … Continua a leggere
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Questa parola
Questa parola, questa carta scritta dalle mille mani d’una sola mano, non resta in te, non serve per i sogni, cade nella terra; lì continua. Non importa che la luce o la lode si versino ed escano dalla coppa se … Continua a leggere
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Il cancello nero
Sono le nove di mattina. Vado a correre. Il sole è limpido nel cielo azzurro intenso. Nel viottolo che mi porta verso la strada il sibilo potente della tramontana si trasforma in un sussurro tra le fronde degli alberi. Lo … Continua a leggere
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Blu cobalto e arancione
E’ novembre. Da bambino era il mese in cui gli alberi perdevano le loro folte chiome e si trasformavano in oscuri spaventapasseri dalle molte braccia. Era il mese in cui la nebbia e la pioggia mi facevano rincantucciare nei larghi … Continua a leggere
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Mi piaci quando taci…
Mi piaci quando taci perché sei come assente, e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca. Sembra che gli occhi ti sian volati via e che un bacio ti abbia chiuso la bocca. Poiché tutte le … Continua a leggere
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